Sabato, 14 dicembre 2013, solennità del nostro S. Padre
Giovanni della Croce, la Fraternità OCDS di Caprarola, in preparazione al S.
Natale, ha organizzato nella “Casa S. Teresa” dei PP. Carmelitani Scalzi, una
giornata di Ritiro guidata dal Rev.mo
Prof. P. Arnaldo Pigna, Priore del
locale Convento e nostro Delegato Provinciale OCDS. I numerosi partecipanti provenienti da
Caprarola, Ronciglione e dal Gruppo in Formazione di Montevirginio, dopo aver
pregato comunitariamente le “Lodi”, hanno
ascoltato, in atteggiamento raccolto, l’interessante conferenza di Padre Arnaldo, che ci ha esortato a
riflettere sulla triplice “VENUTA” di
Gesù.
Il S.
Natale rievoca la prima venuta sulla
terra di Gesù nella carne ed il suo ingresso nella storia umana è contrassegnato
dall’umiltà della povera capanna
di BETLEMME; la seconda scandisce il tempo tra la prima venuta e quella che avverrà
alla fine dei tempi: è caratterizzata dalla potenza dello Spirito Santo e segna
la continua venuta di Gesù nella
Chiesa e in ogni anima chiamata ad attenderlo nell’arco della sua vita terrena;
la terza ci ricorda la sua ultima venuta sulla terra, quando Gesù
Risorto verrà nella “GLORIA” come “Giudice”, a chiudere la storia del
mondo e ad introdurre le anime dei giusti
nel suo Regno divino per tutta l’ETERNITA’. La Chiesa, nel tempo di Avvento, ci richiama
alla vigilanza orante, per aiutarci a
meditare in profondità il Mistero
dell’Incarnazione di Cristo e renderci sempre più consapevoli della
grandezza del dono da Lui elargito all’intera umanità: “A quanti l’hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio”
(Gv 1, 12). Per aprirci all’incontro con GESU’, dobbiamo rientrare in noi
stessi per accoglierlo, aprirgli il nostro cuore, manifestargli il nostro
desiderio di vederlo, di stare con Lui, di lasciarci invadere da Lui, per
instaurare con Lui un rapporto di amicizia dialogante che, seppur nel buio più
oscuro, si illumini di intimità alla luce della fede e dell’amore. San Paolo ci ricorda che i cristiani sono
coloro che attendono il Signore e
noi, per crescere nella sua conoscenza, dobbiamo attenderlo nella gioia in ogni
istante della nostra vita, senza addurre come ostacolo la mancanza di tempo per
mille altre cose da fare. Ricordiamo in proposito la risposta di Gesù a Marta: Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti affanni
per molte cose, ma una sola è necessaria e Maria si è scelta la parte migliore, che non le
sarà tolta” (Lc 10, 41-42). Questo non vuol dire che dobbiamo trascurare i
nostri impegni quotidiani, ma assolverli in un’ottica diversa, disponendoci a
cogliere il dono del tempo come “dimensione
dello Spirito”. Vivendo nell’amore e nella volontà di Dio, anche noi, come
operatori di evangelizzazione, con la nostra vita possiamo divenire luogo della
divina presenza e testimoni che spingano gli altri ad interrogarsi sulle verità
che professiamo. Durante l’omelia della Celebrazione
Eucaristica, P. Arnaldo ha delineato a grandi linee la vita e la
spiritualità di S. Giovanni della Croce, mettendo in rilievo tre punti
fondamentali: 1°) SPOGLIAMENTO: come ascesi di liberazione, considerando che la
vera purificazione avviene per opera e
grazia di Dio; 2°) NOTTE: oscurità da superare nella vita interiore per
avanzare nella fede verso notti luminose; 3°) UNIONE: quanto più il nostro
egoismo viene sopraffatto dall’amore, tanto più si chiarifica il mistero
nell’unione con Dio. Il reciproco scambio di auguri natalizi, ha suggellato
questa giornata di amicizia e di preghiera.
Maria Teresa Cristofori (Presidente
Provinciale Romana OCDS).