NELLA SPERANZA E NEL SILENZIO SARA’
LA MIA FORZA
(S.
Teresa di Gesù, E XVII, 6)
Leggendo e rileggendo
le Opere di S. Teresa di Gesù, si
percepisce sempre più la verità della sua straordinaria persona e si comprende
quanto sia stato appropriato definirla Maestra
di Vita Spirituale. Tra gli Scritti brevi, una particolare attenzione va
riservata alle “ESCLAMAZIONI”,
giustamente ritenute dall’insigne teresianista Padre Tomàs Alvarez “un piccolo orazionale, una specie di salterio teresiano”, poiché
in esse vediamo la Santa “non solo
parlare di orazione, ma farla davanti al lettore”. L’ Esclamazione
n° XVII, ha suscitato in me una risonanza particolare e mi ha aiutato a
comprendere quanto S. Teresa, nel suo rapporto con Dio, abbia penetrato la vera
natura dell’amore: “Oh, Amore che mi ami
più di quanto io stessa mi possa amare e intendere!” (E 17, 1). Grande è la sua umiltà nel non attribuire a
se stessa alcun merito poiché, ella dice, siete
Voi a far tutto, mio Dio. Per questo rinuncia ad esprimere qualsiasi suo
desiderio o richiesta: “Vogliate Voi per
me tutto quel che vi piacerà volere; è quanto io voglio, perché il mio bene
consiste nel farvi piacere” (E
17, 2). Dovremmo soffermarci a riflettere seriamente sull’atteggiamento della
Santa, noi cristiani del nostro tempo, che ci sentiamo bravi e soddisfatti
quando formuliamo programmi, ci sentiamo
impropriamente responsabili dello sviluppo della Chiesa e del nostro Ordine ,
pensiamo troppo al FARE, trascurando
molto spesso l’ESSERE. Quando poi,
come sovente accade, vediamo fallire i nostri piani, troviamo sempre qualcuno
da colpevolizzare , non siamo capaci di rientrare in noi stessi e di fare un
buon esame di coscienza per scoprire il
vuoto che è in noi ed accorgerci di aver dimenticato che Dio “ci ha scelti prima della creazione del
mondo, per trovarci santi e immacolati nell’amore” (Ef 1, 4). Dovremmo
seguire maggiormente l’esempio di S. Teresa, che così parla alla sua anima: “Perché sei triste e mi conturbi? Spera in
Dio al quale confesserò i miei peccati e di cui proclamerò le
misericordie” (E 17, 6). La Santa così descrive il suo
comportamento nell’attesa di perseguire
la sua meta di gloria in Dio: “La mia
forza sarà nella SPERANZA e nel SILENZIO. …Non abbandonarmi, Signore; io spero
in Te perché la mia speranza non sia confusa. Ch’io ti serva sempre, e fa’ di
me quel che vuoi” (E 17, 6)
Le
parole di S. Teresa, hanno suscitato in me
questi versi, che umilmente presento:
SPERO IN TE, SIGNORE
Io spero in Te, Signore, / e
so che sempre Tu mi aiuterai / seppur
nascosto, accanto mi sarai. / Anche nel buio fitto dell’oscura notte / non
temo nulla, non ho paura / perché Tu, ti
fai dono in me / e nell’ abisso non mi lascerai
precipitare, / avrai cura di me, mi
rialzerai / e sui miei passi sempre veglierai. / Nel
mondo inquieto, indifferente / e sempre più da Te lontano, / subdola, infida, con piè sicuro avanza /
l’onda travolgente del male: /
dappertutto si infiltra, / penetra nelle menti / e il vero ben sommerge. /
Cerco un riparo, un rifugio protettivo:
/ rientro in me e Ti ritrovo / nell’antro più profondo del mio cuore. / Tu
mi ascolti, mi parli, mi consoli, / ti riveli e mi doni la certezza del tuo
amore. / Nel misterioso silenzio che mi avvolge, /
tacciono i flutti impetuosi del
male, /
l’oscurità si accende, / la luce
mi rinfranca e mi ristora e, / nell’attesa della tua Venuta, / mi
affido alle tue mani, /placo ogni mia passione, / ti adoro, ti amo e con fermezza e gioia, io sempre spero in Te.
MARIA
TERESA cRISTOFORi - Presidente ocds pROV. rOmANA