venerdì 13 maggio 2016

Cresce la comunità ocds di S.Maria Capua Vetere


“…finalmente avevo trovato riposo….considerando il Corpo mistico della Chiesa, non mi ero riconosciuta in alcuna delle membra descritte da San Paolo, o meglio, volevo riconoscermi in tutte. La Carità mi diede la chiave della mia vocazione. Compresi che se la Chiesa aveva un corpo composto da diverse membra, non le poteva mancare il più nobile di tutti, il più necessario: compresi che la Chiesa aveva un cuore e che quel cuore bruciava d’Amore. Capii che solo l’amore faceva agire le altre membra della Chiesa e se l’Amore si dovesse spegnere, gli Apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i martiri si rifiuterebbero di versare il loro sangue…. Capii che l’Amore racchiudeva tutte le altre vocazioni, che l’Amore era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi. In una parola , che era eterno! Allora, nell’eccesso della mia gioia delirante, esclamai: o Gesù, Mio Amore….la mia vocazione finalmente l’ho trovata, la mia vocazione è l’Amore”.
Santa Teresa di Gesù Bambino (Manoscritto B. Cap 9, 254). 

Nella Celebrazione Eucaristica di Domenica 8 Maggio, nella Chiesa di Sant’Erasmo, in Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Padre Arturo Beltràn e concelebrata da Don Luigi Moretti, è stata ammessa nella Comunità dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi di S. Maria C.V. Marisa Di Rienzo. Hanno emesso la Promessa temporanea: Rita Di Placido, Lucia Florio, Vanda Florio e Carlo Graziano. Una giornata di grazia e di festa, vissuta all’unisono con tutta la realtà parrocchiale. Una nota fresca e gentile: il coro dei bambini diretto da Pasquale. Le suore carmelitane hanno animato la liturgia e Suor Michela ha introdotto la celebrazione spiegando ai fedeli, con parole semplici, il significato del rito.

Nella sua omelia, Padre Arturo, ha sottolineato che la simbologia dell’Ascensione non ha un significato spaziale, essa rivela all’uomo il fine ultimo del suo esistere: una vita di comunione con DIO, iniziata già su questa terra. I contemplativi non sono quelli che guardano solo al cielo, ma quelli che vivono con i piedi ben radicati nella terra , come un albero dalle possenti radici. Contemplare Dio è vederlo nelle persone che incontriamo sul nostro cammino, è essere operosi nella carità. Santa Teresa di Lisieux è stata proclamata patrona delle missioni, pur avendo vissuto nel chiuso del suo monastero. La sua vocazione, il suo immolarsi all’Amore Misericordioso, la sua preghiera nascosta, l’ha resa missionaria. Così noi, piccola comunità secolare carmelitana, con la nostra vita orante, nel nascondimento, vogliamo essere il cuore di questa Parrocchia, nel Cuore della nostra Madre CHIESA.
La celebrazione si è conclusa con un gesto bellissimo di Don Luigi, che ha commosso tutti: ha donato a ciascuna delle mamme presenti una rosa (anche alle suore per la loro maternità spirituale). Erano presenti la Madre Generale ,sr Maria e la Superiora, sr Liberina, delle Ancelle dell’Immacolata, a cui va il nostro ringraziamento.




Poi a Maddaloni nel convento dei Padri Carmelitani, la famiglia del Carmelo si è riunita per il pranzo: Padri, Suore, noi Laici. E’ con questo spirito di comunione con Dio, e fra di noi, che vogliamo camminare, camminare...camminare. Tutto per la gloria di Dio.
Matilde Pitocchi 
incaricata alla formazione dell’ocds di S. Maria Capua Vetere