lunedì 29 dicembre 2025

14 DICEMBRE 2025 GRANDE FESTA NELLA COMUNITÀ OCDS DI BRESCIA

14 DICEMBRE 2025 La ricorderemo tutti questa III domenica di Avvento nella Comunità OCDS di Brescia! Si festeggiava il 150° anniversario dell’esistenza, secondo la tradizione, del “Terzo Ordine Carmelitano Teresiano femminile” che aveva avuto il suo inizio nel 1875 presso il Convento di San Pietro in Oliveto. «Fin dal principio… divenne una palestra di virtù per quelle anime che … si proposero di menar vita spirituale,
attendendo in modo particolare alla loro santificazione nell’adempimento di quanto la Regola del terz’Ordine prescrive, senza in nulla mancare a quei doveri che sono inerenti alla vita di famiglia o imposti da particolari uffici. …». Così la descriveva il Priore del Convento: fra Giuseppe di Santa Teresa e Direttore del Terz’Ordine Carmelitano Teresiano in una lettera inviata al Generale dell’Ordine per richiedere l’approvazione di una seconda sezione di terz’ordine. È sempre emozionante sapere che prima di noi ci sono state persone che, come noi, anche se in situazioni diverse, hanno cercato la via della santificazione attraverso il carisma carmelitano e che hanno trovato una comunità che è stata per loro palestra di virtù! E quale modo migliore per festeggiare questo anniversario se non con la pronuncia di Promesse temporanee e definitive di 5 confratelli (cui si aggiungerà presto un’altra consorella che era influenzata il 14 dicembre…!) a garantire la continuità di quegli stessi propositi e a confermare che il Signore continua a chiamarci ad una vita cristiana più coerente, più profonda e alla Sua continua presenza! Nell’omelia: «Anche voi che oggi fate la promessa siete stati in un luogo intimo, sacro, dove soltanto Dio può entrare in comunicazione con voi . Questa promessa non viene dal rumore, viene dall’essere stati in quel silenzio abitato. Lì voi avete chiesto al Signore: ”Sei tu che mi stai chiamando?” Se sei Tu, allora io mi affido, come Maria, che si è affidata sapendo chi era Colui che le proponeva di diventare madre di Dio, permettendo, con il suo “Fiat”, a Dio di entrare nella storia con lei e per mezzo di lei. Il vostro compito è servire e costruire la Chiesa attraverso la nostra spiritualità, attraverso la nostra preghiera, attraverso il nostro servizio, noi vogliamo costruire la Chiesa, vogliamo fare il nostro “poco” per servire la Chiesa. Si è visto, dalla lunga tradizione del Carmelo, che seguendo questa spiritualità si deve, si può diventare santi. L’obiettivo dell’OCDS, come dicono le Costituzioni è: “Integrare la vostra esperienza di Dio con l’esperienza della vita”. Dall’esperienza di Dio, da quel “profondo centro”(S. Giovanni della Croce) noi ci rapportiamo con gli altri, con la vita reale e pratica. Questa relazione deve portare dei frutti. Voi siete invitati a diventare strumenti della grazia di Dio! Affinché il Signore possa agire dentro di voi e attraverso di voi, attraverso il vostro affidamento a Colui che, come voi sapete, non vi deluderà mai e vi accompagnerà fino alla fine! Attraverso la vostra promessa voi diventate piccoli, perché ai piccoli appartiene il regno dei cieli, ma il piccolo non è quello che non ha voce, non è quello che non ha importanza; il piccolo è quello che lascia uno spazio a Dio perché possa agire nella vita propria. “Signore, io sono qua, eccomi, dammi il coraggio di continuare, dammi la saggezza di riconoscerti in chi mi metti accanto, dammi la forza di esserti fedele fino all’ultimo giorno” Non fermatevi per nessun motivo!» Queste le parole pronunciate nell’omelia dal nostro Delegato Generale P. Ramiro Casale che ha presieduto la celebrazione della Messa, nella Chiesa di San Pietro in Castello. Padre Ramiro riesce a comunicare gioia ed entusiasmo con naturalezza, perché egli abita nella gioia e nell’amore di Dio. Hanno concelebrato diversi Padri del Convento e anch’essi, gioiosi, hanno partecipato festosi. Noi siamo stati aiutati dal “Cerimoniere”, fra Emanuele, a muoverci con ordine nei diversi momenti, così l’emozione non è trapelata, concentrati “sull’uscire dal banco, giungere al “tondo”, rispondere e parlare al microfono, spostarsi, rientrare nel banco”; ed anche: “uscire dal banco, fare l’inchino, salire i gradini, disporsi di fronte al Celebrante, pronunciare la promessa, firmare la promessa, ritirarsi sulla riga nel presbiterio per aspettare gli altri”. Ma dopo? P. Ramiro la sera prima aveva accennato timidamente che li avrebbe abbracciati, e, prontamente, anche P. Marcello, nostro Assistente, si era proposto… Così, durante l’applauso lungo e scrosciante, nel presbiterio, tutti hanno abbracciato tutti: siete nostri fratelli! Quanta gioia! “Che bella festa!” “Che bella testimonianza!” “Che allegria nello Spirito Santo!” “Quanta speranza!” Queste alcune impressioni. L’emozione continua ancora! Beh, il coro di San Luca, bravissimo, ha contribuito non poco a sottolineare tutti i momenti creando raccoglimento, preghiera, festa. C’è stata tanta partecipazione e tanta meraviglia da parte di tutti. Anche il pranzo è stato un momento di gioia nella condivisione. Sono state con noi Linda, Presidente del Coordinamento nazionale, Carla, Presidente Provinciale, Graziella M. e Silvana, nostre care amiche e consorelle. Sono stati con noi alcuni Padri e alcuni frati dello studentato del Convento: abbiamo avuto modo di conoscerci in allegria con sincera familiarità. Il Signore ci ama! Ed ora… Sta a noi continuare con tanto entusiasmo e serietà abbandonati nel Signore, facendoci guidare da Lui, e con Lui e per Lui dirigerci dove Lui vuole.