mercoledì 6 ottobre 2021

Da lunedì le "Piccole storie per l'anima" di arricchiscono

Da lunedì prossimo la rubrica settimanale "Piccole storie per l'anima" a cura dell'ocds della Provincia Lombarda si arricchirà con brani tratti dall'opera "Voglio vedere Dio" di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, un libro definito un  capolavoro.

Uscito inizialmente in due tomi, «Voglio vedere Dio» del 1959 e «Sono figlia della Chiesa» del 1961 (l’ultima traduzione italiana, in un volume unico, è del 2010), raccoglie le conferenze  in cui p. Eugenio mostrò che l’incontro con Dio può avvenire, nella fede, sin da quando si è sulla terra. L’opera è destinata a ogni tipo di persone, perché, come aveva commentato il suo autore: «Le persone che cercano Dio sono ovunque. Ah, se potessi raggiungerle tutte e parlare loro dell’Amore infinito!»



L'autore.

Henri Grialou iniziò la sua formazione nel seminario diocesano di Rodez, ma la sera del 13 dicembre 1920, quando durante il ritiro in preparazione al diaconato, Henri stava leggendo un compendio della vita di san Giovanni della Croce. All’improvviso, comprese la sua vera vocazione. Attese l’ordinazione sacerdotale per mettere in atto la sua decisione. Il 4 febbraio 1922 divenne quindi sacerdote e venti giorni dopo, senza dire nulla a nessuno, entrò nel Carmelo di Avon. Il 10 marzo 1923, con la vestizione religiosa, prese il nome di padre Maria Eugenio di Gesù Bambino.
Nel corso del noviziato, approfondì la spiritualità dei santi carmelitani, specie di santa Teresa di Gesù. In particolare, comprese l’importanza dell’orazione mentale come centro delle varie occupazioni della vita. Poco più di un mese dopo la vestizione, l’Ordine Carmelitano era in festa per la beatificazione di Teresa di Lisieux, canonizzata il 17 maggio 1925. L’anno seguente, il 24 agosto 1926, san Giovanni della Croce venne proclamato Dottore della Chiesa. Padre Maria Eugenio, che ormai era sulla trentina, fu incaricato di predicare tridui in onore dei due Santi in tutta la Francia.
Destinato al convento carmelitano di Lilla dall’11 agosto 1924, divenne anche, nel gennaio 1925, direttore della rivista «Le Carmel».
Rivestì vari incarichi di responsabilità nel suo Ordine, curando in particolare le comunità femminili in Francia e, soprattutto, all' Istituto Secolare Nostra Signora della Vita, "Notre Dame de Vie", che oggi comprende sacerdoti incardinati e consacrati e consacrate secolari. Morì il 27 marzo 1967 a Venasque, presso il santuario di Nostra Signora della Vita, dove sono custoditi i suoi resti mortali. È stato beatificato il 19 novembre 2016 ad Avignone.