domenica 8 novembre 2020

Meditazioni sul Vangelo della Domenica

  DOMENICA XXXII TO (a) Con lampade e olio, all’incontro col Signore

1Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". 9Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene". 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". 12Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco". 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora. (Mt 25,1-13)


MEDITAZIONE di p. B. Moriconi

     


Poverette, quelle cinque ragazze che sono rimaste senza olio! Certo che sono colpevoli di non aver portato con sé un’ampolla d’olio come le altre. Sono state sciocche, però che dure le altre cinque e lo stesso sposo! Non poteva essere un poco più indulgente con queste poverette, benché arrivate alquanto in ritardo, quando il banchetto di nozze era già iniziato da molto tempo? Questo sposo, non rappresenta Gesù, sempre tanto generoso con tutti? Non aveva detto un giorno, che non era venuto per i giusti, ma per i peccatori? E queste povere vergini che hanno solo il peccato di giungere tardi? Addirittura risponde che non le conosce.
           Possiamo comprendere la fermezza delle cinque vergini prudenti che, pensandoci bene, hanno ragione. Il rischio sta nel pericolo che l’olio di scorta non basti e che tutte rimangano con le lampade spente. “No, perché non venga a mancare a noi e a voi”, dicono alle poco previdenti, “andate piuttosto dai venditori e compratevene". Loro hanno ragione, mentre lo sposo – con il solo motivo del rifiuto – ci pare troppo severo.
          Che cosa dunque vuole insegnarci Gesù con questa parabola delle “dieci vergini, cinque prudenti e cinque stolte, che presero le loro lampade e uscirono all’incontro dello sposo”?
Desidera dirci che la salvezza viene da Lui, sempre disposto a perdonarci, però dobbiamo mostrare interesse per questa salvezza e questo perdono.
Gesù è venuto per i peccatori e sempre è pronto a perdonare tutte le volte che è necessario, però qui parla per coloro che lo hanno ormai riconosciuto e desiderano essere suoi discepoli.  
          Egli aspetta sempre alla porta della nostra casa (del nostro cuore), però bisogna desiderare che entri e che ceni con noi. Precisamente come le cinque ragazze prudenti che non desideravano altro che dare luce al corteo dello sposo. Venivano con il desiderio di incontrarlo e, per questo, portavano l’olio sufficiente nel caso tardasse.
            Le lampade di questa parabola sono il simbolo di questo amore e della fede che illumina la nostra vita e ci spinge incontro al Signore. L’olio, da parte sua, rappresenta le opere che fecondano e rendono credibile la nostra fede.
           A chiunque può succedere di addormentarsi, però una certa riserva di amore è sempre necessaria. Quella che basta, per lasciar entrare il Signore. Basta ricordare il “buon” ladrone. Di buono quasi non aveva nulla, però, vedendo morire Gesù al suo fianco, si lasciò prendere dall’entusiasmo e prese coraggio per chiedere pietà. Le cinque ragazze stolte, al contrario, pare che siano andate di mala voglia alla festa, senza pensare alla gioia di partecipare alle nozze. Stanno lì come studenti annoiati ad una lezione di fisica quantistica che non ha alcun interesse per loro. O come molti cristiani che vanno a messa per compiere un dovere e non attendono altro che finisca.
        L’entusiasmo, la fede e l’amore, non si possono scambiare. Uno può pregare i santi e la Vergine per essere aiutato, però l’olio dell’amore non glielo dà nessuno, tantomeno il Signore, se non lo si chiede desiderandolo come il buon ladrone di essere accolto. Solo per questo Gesù dice alle cinque vergini che arrivano tardi, “non vi conosco”. Non per spaventarci, ma per dirci che, per essere conosciuti da lui come suoi discepoli, bisogna avere nel cuore una lampada accesa di sincero desiderio di esserlo.
        E se la nostra fede è debole, basta dire, come gli Apostoli un giorno: “Signore, aumenta la nostra fede!”.

                                        Padre Bruno Moriconi OCD