domenica 2 febbraio 2014

Presentazione al Tempio. Così il vecchio Simeone incontra la Vita

Carissimi, ecco un bel testo per la meditazione… 
… Buona festa della Candelora
 Fr. Alzinir Francisco Debastiani OCD Delegado Geral para a OCDS

Alexander Schmemann, uno dei grandi teologi russi, pronunciò quest'omelia quindici giorni prima di morire, il 13 dicembre 1983:

“L’immagine del vecchio uomo che tiene il bambino tra le sue braccia è suggestiva e bellissima. C’è forse qualcosa al mondo di più gioioso di un incontro con qualcuno che si ama? In questa prospettiva vivere è un attesa, un protendersi verso questo incontro. Simeone non è forse un simbolo anticipatore di questo? Non è forse la sua vita simbolo dell’attesa? Questo vecchio uomo ha speso tutta la sua vita nell’attesa della luce che illumina ogni uomo che ricolma tutto con la sua gioia. E quanto inatteso, quanto inaspettato, quando bene indicibile sopraggiunge a Simeone attraverso questo bambino. Possiamo immaginare le mani tremanti di questo vecchio che accoglie tra le sue braccia un bambino di quaranta giorni con quanta più tenerezza e attenzione possibile, i suoi occhi risplendenti e la sua felice esclamazione: “ora lasciami pure andare, perché ho visto, ho stretto tra le mie braccia, ho abbracciato il senso della mia vita”. Simeone attendeva. Attendeva da tutta la vita, meditando, pregando e approfondendo quello che attendeva, rendendo la sua vita una perenne vigilia di questo gioioso incontro. Non è il caso di chiedere a noi stessi cosa stiamo attendendo? Cosa il nostro cuore ci ricorda con più insistenza? La mia vita si sta gradualmente trasformando in questa attesa di incontro con l’essenziale? In questa festa la vita umana si rivela come affascinante bellezza di un’anima matura, continuamente liberata e arricchita. Non c’è paura, nulla è sconosciuto, tutto è pace, rendimento di grazie e amore. L’Incontro del Signore celebra l’anima che incontra l’amore, incontra colui che dona la vita e mi da la forza per trasfigurarla oggi”.