domenica 22 dicembre 2013

Teresa, fonte d'ispirazione e di preghiera



NELLA SPERANZA E NEL SILENZIO SARA’ LA MIA FORZA
 (S. Teresa di Gesù,   E  XVII, 6)
                                                                               
 Leggendo e rileggendo le Opere di S. Teresa di Gesù, si percepisce sempre più la verità della sua straordinaria persona e si comprende quanto sia stato appropriato definirla Maestra di Vita Spirituale. Tra gli Scritti brevi, una particolare attenzione va riservata alle “ESCLAMAZIONI”, giustamente ritenute dall’insigne teresianista Padre  Tomàs Alvarez “un piccolo orazionale, una specie di salterio teresiano”, poiché in esse vediamo la Santa “non solo parlare di orazione, ma farla davanti al lettore”.  L’ Esclamazione n° XVII, ha suscitato in me una risonanza particolare e mi ha aiutato a comprendere quanto S. Teresa, nel suo rapporto con Dio, abbia penetrato la vera natura dell’amore: “Oh, Amore che mi ami più di quanto io stessa mi possa amare e intendere!”   (E 17, 1).   Grande è la sua umiltà nel non attribuire a se stessa alcun merito poiché, ella dice, siete Voi a far tutto, mio Dio. Per questo rinuncia ad esprimere qualsiasi suo desiderio o richiesta: “Vogliate Voi per me tutto quel che vi piacerà volere; è quanto io voglio, perché il mio bene consiste nel farvi piacere” (E 17, 2). Dovremmo soffermarci a riflettere seriamente sull’atteggiamento della Santa, noi cristiani del nostro tempo, che ci sentiamo bravi e soddisfatti quando  formuliamo programmi, ci sentiamo impropriamente responsabili dello sviluppo della Chiesa e del nostro Ordine , pensiamo troppo al FARE, trascurando molto spesso l’ESSERE. Quando poi, come sovente accade, vediamo fallire i nostri piani, troviamo sempre qualcuno da colpevolizzare , non siamo capaci di rientrare in noi stessi e di fare un buon esame di coscienza  per scoprire il vuoto che è in noi ed accorgerci di aver dimenticato che Dio “ci ha scelti prima della creazione del mondo, per trovarci santi e immacolati nell’amore” (Ef 1, 4). Dovremmo seguire maggiormente l’esempio di S. Teresa, che così parla alla sua anima: “Perché sei triste e mi conturbi? Spera in Dio al quale confesserò i miei peccati e di cui proclamerò le misericordie”  (E 17, 6). La Santa così descrive il suo comportamento  nell’attesa di perseguire la sua meta di gloria in Dio: “La mia forza sarà nella SPERANZA e nel SILENZIO. …Non abbandonarmi, Signore; io spero in Te perché la mia speranza non sia confusa. Ch’io ti serva sempre, e fa’ di me quel che vuoi” (E 17, 6)   

 Le parole di S. Teresa, hanno suscitato in me  questi versi, che umilmente presento:  
SPERO IN TE, SIGNORE
                                Io spero in Te, Signore,   /  e so che sempre Tu mi aiuterai  / seppur nascosto, accanto  mi sarai. /    Anche nel buio fitto dell’oscura notte  /  non temo nulla, non ho paura  / perché Tu, ti fai dono in me  /  e nell’ abisso non mi lascerai precipitare,  / avrai cura di me, mi rialzerai  /   e sui miei passi sempre veglierai.  /  Nel mondo inquieto, indifferente  /   e sempre più da Te lontano,  / subdola, infida, con piè sicuro avanza  /  l’onda travolgente del male:  / dappertutto si infiltra,  /  penetra nelle menti  / e il vero ben sommerge.  /  Cerco un riparo, un rifugio protettivo:  / rientro in me e Ti ritrovo   /  nell’antro più profondo del mio cuore.  /  Tu mi ascolti, mi parli, mi consoli,  /  ti riveli e mi doni la certezza del tuo amore.   /  Nel misterioso silenzio che mi avvolge,  /  tacciono  i flutti impetuosi del male,  /  l’oscurità si accende,  / la luce mi rinfranca e mi ristora e,  /  nell’attesa della tua Venuta,   /   mi affido alle tue mani,  /placo  ogni mia passione,  /   ti adoro, ti amo e con fermezza e gioia, io  sempre spero in  Te. 
 MARIA TERESA cRISTOFORi - Presidente ocds pROV. rOmANA